Cambia il segnale digitale terrestre, cosa succede?
Cambia il segnale del digitale terrestre, con l’avvento della nuova Rete 5g si sposteranno le frequenze televisive per far spazio a quelle telefoniche. Il processo di transizione partirà il 1° Gennaio 2020 in Liguria, Campania, Lazio, Toscana, Sardegna e Umbria.
Potete verificare la compatibilità del vostro apparecchio sintonizzandolo sui canali 501 o 505, rispettivamente RAI 1 HD e Canale 5 HD. In caso il vostro dispositivo non fosse in grado di riprodurre questi canali vorrà dire che avrete la necessità di acquistare un nuovo apparecchio.
Arriva l’8K UHD
Inoltre tra il 1 giugno 2022 ed il 30 giugno 2022 ci sarà un nuovo switch-off. Si passerà dallo standard DVB-T, a quelli DVB-T2 ed HEVC, che permetteranno di arrivare ad una definizione fino a 8192 × 4320 megapixel, l’8K UHD.
Per il primo switch basta verificare la visione dei canali sopracitati, per il secondo le verifiche sono leggermente più complesse. Si dovrà verificare il supporto delle tecnologie DVB-T2 ed HEVC nell’elenco delle caratteristiche tecniche del televisore.
Bonus per l’acquisto, il governo stanzia 151 milioni.
Tranquilli, a partire dal 2017 vige l’obbligo per i commercianti di vendere solo TV compatibili con il nuovo standard. Molto probabilmente dunque, se avete acquistato da poco una nuova televisione, non sarà necessario l’acquisto di ulteriori dispositivi.
In caso contrario, sappiate che il governo ha previsto un fondo triennale da 151 milioni per erogare un bonus per l’acquisto dei nuovi dispositivi.
Chi ne potrà usufruire?
Dal prossimo dicembre, per i residenti nel territorio italiano appartenenti alla I e II fascia ISEE, sarà possibile accedere a questo incentivo. Saranno agevolati coloro che arrivano a una soglia Isee di 10.632,94 e 21.265,87 euro, con aumenti progressivi in funzione del numero dei componenti del nucleo famigliare.
Nei documenti in consultazione si è parlato di un contributo da cinquanta euro a famiglia, fruibile una sola volta per nucleo fino alla fine del 2022. Tecnicamente, si tratterà di uno sconto praticato direttamente dal venditore al momento dell’acquisto: darà così luogo a un credito d’imposta a favore del negoziante stesso.
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